Le 10 regole per un curriculum perfetto
Un curriculum vitae perfetto deve essere di facile lettura e comprensione, della giusta lunghezza e deve contenere solo informazioni vere. Vediamo le 10 regole per crearlo.
1) Foto
La foto è essenziale, meglio inserirne una professionale, che sveli chiaramente il volto. No a foto scattate durante le vacanze o in situazioni poco professionali.
2) Data di nascita
Comunicare i propri dati personali è indispensabile. Vanno inseriti in alto o in calce al cv, dove siano indicati i contatti telefonici, e-mail (meglio se professionale ossia nome e cognome). Mai dimenticare la propria data di nascita: è fondamentale per un datore di lavoro che vuole come prima scelta assumere una persona rientrante in una determinata fascia di età. Inoltre, è fondamentale se il selezionatore vuole ricorrere a specifici contratti di lavoro e/o incentivi.
3) Social network
In un mondo sempre più influenzato dai canali social, un buon cv è quello in cui vengono indicati anche i propri profili di questo tipo.
4) Professione desiderata
Importante indicare la posizione professionale desiderata. Questa indicazione rappresenta la chiave di lettura del curriculum poiché il racconto della propria storia formativa e professionale dovrà apparire come un percorso coerente svolto per raggiungere l’obiettivo indicato.
5) Lunghezza
Un ottimo curriculum non deve essere nè troppo corto, nè troppo lungo, 2-3 pagine sono l’ideale. Bisogna essere chiari, precisi e sintetici. Non siate troppo telegrafici o darete l’idea di non aver nulla da dire. Ma nemmeno troppo prolissi: annoiereste e dimostrereste di non saper distinguere le cose più importanti dalle meno rilevanti. Ma soprattutto, dite la verità.
6) Istruzione e formazione
Bisogna sempre iniziare dai titoli e dalle esperienze più recenti. Quando si descrive un percorso scolastico o universitario, si potrebbero segnalare a grandi linee le materie e gli insegnamenti caratterizzanti il corso, le competenze acquisite e la relazione tra quanto appreso e quanto utile in un futuro contesto lavorativo.
7) Esperienze professionali
Andranno anche esse raccontate cronologicamente a ritroso (dalla più alla meno recente) e accorpate tra loro se numerose e di breve durata. Le esperienze di lavoro verranno descritte indicando sia le mansioni svolte (cioè cosa si è fatto) che le competenze (cosa si è imparato a fare).
8) Competenze (meglio se certificate)
Le competenze costituiscono la parte che più interessa alle imprese. È bene indicare quindi, nell’ordine le competenze:
- professionali e tecniche
- linguistiche
- comunicative
- relazionali
- organizzative
Ove possibile occorre precisare le certificazioni che confermano l’acquisizione di tali competenze (specie se informatiche o linguistiche).
9) Pensate al destinatario
L’invio del cv non deve essere standardizzato, al contrario deve essere personalizzato a seconda del tipo di lavoro per cui ci si sta proponendo e del destinatario a cui lo si indirizza.
10) Ricontrollare
Refusi o errori sono assolutamente da eliminare: è necessario ricontrollare più volte il cv, prima di inviarlo. Un documento con errori o imprecisioni è sinonimo di mancanza di attenzione e di superficialità.
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